Cibo e mobilità sostenibile: che legame esiste fra queste parole?

Davanti a un piatto fumante ho preso molte decisioni importanti. La stessa idea di avviare questo blog è nata in compagnia del cibo. È stato a casa di un’amica, una sera dello scorso autunno, mangiando biscotti con l’uvetta.

Il protagonista della prossima intervista non è un cuoco e il suo settore occupazionale non è quello gastronomico. Eppure anche lui, un bel giorno, ha preso una decisione standosene seduto a tavola.

Stefano Seletti, in occasione di una serata in trattoria, insieme ad alcuni amici ha concepito il marchio Abici

www.abici-italia.it

Oggi esportano i loro prodotti in tutto il mondo, da San Paolo a Shanghai.

A quanto pare, quella sera ci hanno visto giusto…

Ciao, Stefano. Mi parli di Abici, la vostra soluzione per la mobilità sostenibile?

Ciao, Anna! Abici nasce dieci anni fa da una serata con amici di fronte a un piatto di tortelli, a una bottiglia di lambrusco e a vecchi cataloghi artigiani degli anni Cinquanta.

Abici è un’azienda alla cui base c’è un legame forte e solido, creativo e sanguigno. Gli altri soci fondatori dell’azienda sono Dario Gozzi (cognato e amico d’infanzia) e suo fratello Cristiano.

Qual è la filosofia del brand?

Se dovessi racchiudere la nostra filosofia in tre parole, sicuramente sarebbero estetica, essenzialità e artigianato.

Estetica perché, in ogni modello Abici, c’è la continua ricerca della bellezza. Mescoliamo linee retrò a dettagli hi-tech, creando un prodotto senza tempo.

Essenzialità perché Abici porta le forme al massimo dell’essenziale. L’assenza di fili e di sovrastrutture esalta la sensualità delle forme e mostra la bicicletta nella sua nudità.

Artigianato perché ogni bicicletta viene fatta a mano in Italia, compreso il telaio. Viene assemblata dalla stessa persona, che firma un cartellino garantendo l’artigianalità del prodotto.

Questo è un metodo di produzione sicuramente inusuale, ma ci permette di aver cura del prodotto e dei suoi particolari come nessun altro.

Velocino

Dì un po’, mobilità sostenibile a parte: hai avuto trascorsi ciclistici?

Non a livello agonistico, ma la passione per la bici è sempre stata presente nella mia vita, fin da giovane. Preferivo spostarmi così anziché in Vespa.

Quali caratteristiche hanno le vostre biciclette? Quali modelli proponete?

Una delle caratteristiche fondamentali dei nostri prodotti è la qualità.

I nostri modelli sono pensati e progettati per una mobilità sostenibile durevole. Questo grazie a una verniciatura a tre strati, alla bulloneria inox e alla componentistica in alluminio o in acciaio inox.

La bici deve tramandarsi di generazione in generazione. E deve durare nel tempo, un po’ come la Vespa o la Cinquecento alle quali ci siamo spesso ispirati per colori e linee.

Proponiamo quattordici modelli in versione uomo e donna, tutti rigorosamente con telaio in acciaio a congiunzioni saldo brasate.

Fuga

Al di là delle biciclette, realizzate anche altro?

Abbiamo anche una linea di accessori per bici, tutta di nostra produzione. > E anche un piccola linea di abbigliamento pensata per il ciclismo.

Tra i nostri accessori degni di nota ci sono le manopole in legno fatte a mano, ma anche le catene rivestite di vera pelle italiana cucita a mano e con un lucchetto di tipo marino.

Manopola ABICI - particolare

In quali Paesi esportate i vostri articoli per la mobilità sostenibile? E dove producete?

Produciamo in Italia ed è tutto handmade, compreso il telaio. Sembra stupida questa precisazione, ma sono pochissimi i marchi che li realizzano qui. A questo proposito, credo che la figura del telaista di biciclette debba essere maggiormente valorizzata.

Nonostante il prodotto sia completamente Made in Italy, esportiamo l’85% per del nostro fatturato. Abbiamo un Abici flagship store a San Paolo, così come a Shanghai, e una rete di distributori che copre buona parte dell’Europa e del mondo.

Esportiamo così tanto perché il Made in Italy e l’artigianato sono valori apprezzati più all’estero che in Italia.

Stefano, svelami un segreto: cosa riserva il futuro?

Abbiamo molti progetti, nuovi modelli e nuove collaborazioni con marchi importanti (come, del resto, abbiamo già fatto in passato per Fendi, Veuve Clicquot e Acqua di Parma).

Al momento non posso ancora svelare nulla, ma invito tutti a restare in contatto con noi attraverso il nostro sito e i canali social!.

Granturismo