A Ravenna c’è un fashion brand di moda ecosostenibile che, non ho dubbi, farà molta strada: Regenesi. Il team di questo marchio è composto da persone lungimiranti che perseverano, sperimentano senza paura e osano. E se osare va di pari passo con parole come coscienza ecologica, non convenzionalità e aggregazione, il top è veramente garantito. Regenesi è un marchio di accessori per la casa, per l’ufficio e per la persona con un’anima eco. Perché riutilizzare non significa per forza escludere gusto e bellezza!

Il sito di Regenesi riporta una citazione bellissima del proprio CEO:

“Ho avuto un sogno e ho aggregato un gruppo di persone in grado di aiutarmi a realizzarlo. Ho unito varie competenze e creato un luogo e il contesto in cui farle incontrare. È nata un’azienda non convenzionale capace di dare nuova vita ai materiali, creando prodotti unici grazie al network di eccellenze creative e produttive.”

Regenesi

Metti un bel caschetto di capelli neri, aggiungi tanta determinazione e altrettanto talento: ecco un primo identikit di Maria Silvia Pazzi, CEO di Regenesi.

Ciao, Maria Silvia! Com’è nata l’idea di Regenesi e di una moda ecosostenibile?

Ciao, Anna! Regenesi è nata da un percorso tutto mio. Sebbene volessi diventare architetto, mi sono iscritta a Economia e a un master in Gestione d’Impresa. Ho lavorato come consulente per alcune imprese sognando di essere un’imprenditrice in prima linea.

Regenesi è nata da un’evoluzione personale e da una passione per la moda, per il design e per il Made in Italy.

I sei soci che hanno investito in questo marchio sono professionisti con competenze differenti. Le altre figure offrono un insieme di consulenze e di professionalità indispensabili a rendere unico il nostro brand di moda ecosostenibile.

Se dico Regenesi, di cosa sto parlando?

Regenesi propone il Made in Italy secondo nuove codifiche, seguendo un approccio diverso rispetto a quello classico italiano. È un progetto ambizioso che punta ai mercati di tutto il mondo.

Abbiamo un sito che è anche un e-commerce. Intratteniamo collaborazioni con diversi concept stores e con showroom temporanei gestiti direttamente da noi, a Bologna e a Milano.

Per quanto riguarda la nostra moda ecosostenibile, esponiamo al White Show di Milano e alla Maison&Objet di Parigi.

Bag

Su quali settori verte la creatività di Regenesi?

Ci interessiamo agli accessori per la casa, per l’ufficio e per la persona. Molti dei nostri prodotti sono flessibili, nel senso che sono ‘intelligenti’ perché possono avere diverse funzionalità e adattabilità. Trovo che questo sia un forte valore aggiunto.

Bag

Da dove provengono le materie prime? E quali materiali privilegi per la tua moda ecosostenibile?

Utilizziamo moltissimi materiali: plastica, alluminio, arta, cartone, vetro e molti altri materiali in fase di sperimentazione che stimolano l’interesse e la creatività dei nostri designer. La sperimentazione è al vertice delle attività di Regenesi.

Lavoriamo anche la pelle: acquistata in Germania per via delle maggiori certezze sulla provenienza e sulle modalità di riciclo e di rigenerazione, proviene da una concia vegetale. In Italia, invece, è a base di cromo, e i processi di colorazione usano pigmenti chimici anziché naturali. La pelle viene reimpastata con caucciù proveniente da piantagioni controllate, poi viene colorata con farina di castagne. Il colore viene fissato grazie a sali minerali naturali.

Quali nomi importanti collaborano con Regenesi?

Abbiamo diversi designer che lavorano alla nostra moda ecosostenibile. Alcuni, come Denis Santachiara, Giulio Iacchetti e Marco Ferreri, sono italiani. Altri, invece, sono creativi stranieri che vivono o che si sono formati nel nostro Paese. Mi riferisco, ad esempio, a Matali Crasset, Setsu&Shinobu Ito e Kaisli Kiuru.

Lampshade

Prima di passare ai saluti, ti chiedo: cosa bolle in pentola per il futuro dell’azienda?

Bolle sempre qualcosa in pentola, in Regenesi!

In occasione del Fuorisalone dello scorso aprile, abbiamo presentato la partnership con Dainese. Sui rispettivi cataloghi avremo nuovi prodotti, recuperati e totalmente reinventati, realizzati dalle tute dei piloti di MotoGP. Questi articoli saranno in vendita nei prossimi mesi sui nostri e i loro canali.

Il bello di questa partnership è che le persone capiscono la storia e l’anima di questi prodotti. Tutti comunicano la loro storia precedente. Sono oggetti di uso comune come, ad esempio, cover per i cellulari e portachiavi, ma impreziositi dalla passione e dall’unicità di una moda ecosostenibile.

Stiamo anche valutando il Nord Europa attraverso una possibile partnership con base a Copenaghen.