MyHumus è un progetto che nasce dal cuore. Da quello mio, certo, ma anche da quello di tutti coloro che accettano di lasciarsi intervistare. Sono persone che non si limitano a presentarsi rispondendo alle mie domande: contribuiscono in prima persona a divulgare la sostenibilità, tema che mi sta molto a cuore.

Ognuno, a proprio modo, lascia qualcosa su MyHumus. Questa settimana tocca a un appassionato ciclista che, per hobby, realizza bici fatte a mano in Romagna. Tutto è iniziato da una telefonata del mio amico Giorgio Minguzzi. Mi fa: “Anna, devo parlarti di un amico che è più pazzo di me: si chiama Luca e si occupa di bici”.

Luca Savini

Accattivante, come anticipazione. E poi, figuriamoci, la parola “bicicletta” mi mette subito sull’attenti. E allora viiiiiiaaaa, alla volta di via Carlo Pisacane 2 a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna! È qui che risiede la piccola officina di Luca Savini, un ciclista il cui DNA è a forma di bici da corsa e di mountain bike.

Luca Savini

Ciao, Luca. Benvenuto su MyHumus! Quando ti sei appassionato al mondo della bici?

Ciao, Anna! Mio nonno, a suo tempo, gestiva un negozio di biciclette, mentre mio padre Glauco è stato un ciclista professionista. Ha fatto parte della Compagnia Speciale Bersaglieri Atleti e gareggiava a livello professionistico.

Da ragazzino andava a scuola in bicicletta, percorrendo una cinquantina di chilometri. È così che si è appassionato a questa disciplina. La mia passione, invece, è nata all’età di 12 anni, quando ero un ragazzino impegnato col nuoto.

Dopo una pausa abbastanza lunga, mi sono riavvicinato a questa disciplina dopo un incidente avvenuto durante il mio viaggio di nozze. Pensa che, a seguito di un tuffo riuscito male, sono rimasto paralizzato dal collo in giù!

Rientrato in Italia, ho deciso di comprare una mountain bike promettendomi di salirci sopra il prima possibile. Quella decisione è stata la molla che ha fatto scattare la mia fiducia nella guarigione.

Dopo un duro ciclo riabilitativo, mi sono rimesso in piedi e ho riacquistato il pieno controllo del mio corpo. La bici, da quel momento in poi, è divenuta necessaria.

Mi sono appassionato alla bici, ma anche alla performance. L’alimentazione, ad esempio, è diventata prioritaria.

Quando penso alla bici mi torna sempre in mente una famosa citazione di Alfredo Oriani, poeta che correva in bici: “La bicicletta siamo noi, che vinciamo lo spazio e il tempo: soli, senza nemmeno il contatto con la terra che le nostre ruote sfiorano appena.

Anch’io, in sella alla mia bici, sento di vincere lo spazio e il tempo!

Vecchie bici che tornano a vivere...

Perché hai deciso di aprire un’officina e di realizzare bici fatte a mano in Romagna?

Quello che svolgo nella mia officina è un bellissimo hobby. Io sono, innanzitutto, un geometra.

L’avventura dell’officina è iniziata circa tre anni fa. Grazie agli insegnamenti di mio padre, mi divertivo a riparare e a mettere a nuovo le bici degli amici.

Le riparazioni, da sempre, hanno un discreto costo e ci sono due possibili strade: imparare a fare da sé o soccombere ai prezzi del mercato. Le mie bici fatte a mano in Romagna puntano alla qualità garantita nel tempo.

Luca Savini

Dimmi, quali sono le caratteristiche delle tue bici?

Di solito realizzo bici con freno a contropedale, bici da corsa e scattofisso.

Lavoro su telai vecchi a cui dono nuova vita e nuove sembianze, ovviamente sulla base delle richieste del cliente). Ricorro anche a telai nuovi di importazione, che personalizzo con diverse tecniche come, ad esempio, il wrapping. Questa, ad esempio, permette di modificare l’aspetto della bici in mille modi diversi grazie all’applicazione di particolari pellicole sul telaio.

In una settimana riesco a trasformare i vecchi telai in articoli giovani e attuali. Nel caso debba assemblare e personalizzare dal nulla un’intera bici, ruote comprese, impiego almeno un mese di tempo.

Amo molto lavorare i telai in acciaio perché ritengo siano quelli meglio recuperabili per realizzare le mie bici fatte a mano in Romagna.

Luca Savini

È il momento del domandone da un milione di dollari: sogni nel cassetto?

Come primo step, vorrei trovare un telaista italiano con cui mettere a punto quello che ho in mente. Dopodiché vorrei personalizzarlo. E mi piacerebbe tantissimo realizzare bici di legno.

Luca, al momento, non ha ancora un sito. Nel caso vogliate mettervi in contatto con lui, ecco i suoi contatti: Telefono: +39 349 3686146 E-Mail: luca.savini75@gmail.com

Luca Savini

Foto di copertina: Pån-Kristian Hamre via Photopin.*