Orto verticale aeroponico: cioé? Cosa significa? Nello studio di Matteo Sansoni ci sono tantissimi oggetti, sparsi un po’ ovunque. Ci sono anche moltissimi fogli. E poi c’è un angolo della stanza illuminato di viola. E in quell’angolo illuminato di viola c’è uno strano marchingegno che non ho ben capito cosa sia. Cosa sta tramando, Matteo?

Cominciamo a dare qualche risposta. Come prima cosa, Matteo Sansoni è l’ideatore di Veve, l’orto verticale aeroponico che consente di coltivare gli ortaggi sul balcone di casa. Lo studio di Matteo si trova all’interno di Progetto Manifattura, dove anch’io sono insediata per via di MyHumus. Conoscerlo è stato facile: mi è bastato bussare alla sua porta in un giorno qualunque!

Matteo Sansoni

Ciao, Matteo! Iniziamo con le presentazioni?

Ciao, Anna! Sono un architetto curioso che mette il naso un po’ dappertutto.

Quando nasce Veve, e da quali esigenze?

A questo progetto mi hanno portato due grandi passioni: il disegno industriale e la botanica.

Un anno fa ho avuto l’idea di permettere a tutti di avere un orto in casa. Così ho studiato i sistemi fino ad allora in uso, studiando le metodologie più adatte, ricercando materiali e strumentazioni. Ho voluto dar loro nuove funzionalità declinandole, ovviamente, alle esigenze dei vegetali. Ed ecco che è nato Veve!

A Progetto Manifattura ho trovato la sede ideale per sviluppare in modo coerente la mia idea.

Il prototipo attuale usa materiali già presenti sul mercato. Si tratta di prodotti idraulici, elementi di irrigazione, pompe e altro. Io li utilizzo in modo diverso per ridurre i costi della progettazione.

In cosa consiste Veve? Cosa intendi per orto verticale aeroponico automatizzato?

Veve è un orto verticale aeroponico costituito da un catino alla base che contiene la soluzione di acqua e nutrimenti biologici. Poi c’è un coperchio su cui poggia la struttura cilindrica superiore, ci sono alcuni raccordi a 45° per i semi o le piantine, un tubo interno di erogazione della soluzione nutritiva e una pompa elettrica.

A intervalli regolari, la pompa si attiva e nebulizza i nutrimenti nella struttura in cui si sviluppano le radici. In questo modo non dobbiamo più pensare a innaffiare l’orto!

Veve

Di cosa si ha bisogno se ci si vuole affidare al tuo orto verticale aeroponico?

Serve un piccolo spazio all’aperto, anche di un metro quadro, e una presa elettrica per l’alimentazione della pompa. Così facendo, si avranno a portata di mano la freschezza e la salubrità di numerosi prodotti vegetali controllati direttamente dall’utilizzatore, comodamente da casa.

Dammi un’idea delle quantità: quanto si riesce a produrre grazie a Veve?

La produzione è modulabile: un single potrà installare la versione base a tre moduli per un centinaio di piante, mentre la famiglia numerosa potrà avere quella completa e raddoppiare la produzione.

Calcola che un orto in terra può accogliere circa una decina di piante per metro quadro di media. Veve ospita fino a duecento ortaggi! Non ci sono paragoni.

Veve

Ho una piccola curiosità: il sapore degli ortaggi di Veve è diverso rispetto a quelli coltivati tradizionalmente?

Il sapore è migliore perché i nutrimenti nebulizzati sugli apparati radicali, responsabili del sapore, raggiungono foglie e frutti in modo più efficace.

Quali vantaggi si hanno grazie al tuo orto verticale aeroponico?

La tecnologia aeroponica permette uno sviluppo eccezionale delle piante con nessun substrato e niente terra. Le radici si sviluppano nell’aria nebulizzata di soluzione nutritiva, sviluppandosi al meglio e in meno tempo.

Il sistema, non ricorrendo a substrati o a terra, non permette il passaggio di eventuali elementi inquinanti alle piante. Questo significa mangiare cibo sicuro!

Con il mio orto verticale aeroponico è tutto semplificato: nessuna lavorazione, nessun trattamento. Dall’orto al piatto!

Veve in mostra a Progetto Manifattura

Il futuro cosa riserva?

Per ora è un prototipo in via di sviluppo al quale stanno collaborando altre realtà presenti a Progetto Manifattura. Questo perché vogliamo raggiungere un livello di efficienza sempre più alto.

Tutto il resto, si vedrà! Incrocio le dita.

Foto di copertina: Brunifia via Photopin.