Credo che la prima lezione di spinning, su quella sorta di bici a scatto fisso statica, sia un po’ un trauma per tutti: si prega il Signore di arrivare vivi a fine lezione.

Il 2007 è stato l’anno in cui ho partecipato alla prima lezione di questa disciplina indoor. Ero un’universitaria di belle speranze, divisa fra i libri e i laboratori, con un gran bisogno di scaricare la tensione.

Il mio istruttore è stato Alan Zanardi, bravissimo e biondissimo. Originario di Ferrara, Alan nutre ancora oggi un enorme interesse verso lo sport e, in modo particolare, verso la bici a scatto fisso.

A partire dai 20 anni si è appassionato al mondo del ciclismo, per poi giungere, appunto, alla bici a scatto fisso, molto leggera e dotata di un solo rapporto.

Ciao, Alan! Quando e in che modo è nata la tua passione per la bici?

Ciao, Anna! Da ragazzino ho praticato un po’ tutti gli sport, dal calcio al basket, fino alla pallavolo.

Sono arrivato alla bici a 20 anni. Un amico mi ha convinto a comprare la prima mountain bike, che ho praticato per circa 10 anni tentando anche qualche competizione. A causa degli impegni di lavoro e di studio ho dovuto interrompere e, per qualche anno, mi sono dedicato solo al podismo.

Poi, un bel giorno, mi sono detto che avrei potuto utilizzare la bici per andare al lavoro. E così, navigando online, mi sono avvicinato alla bici a scatto fisso.

Com’è nata la tua evoluzione verso la bici a scatto fisso?

La prima bicicletta l’ho assemblata da solo ed era molto diversa da quella di oggi. Avevo bisogno di prendere dimestichezza con questo tipo di pedalata.

In 4 anni ho cambiato 5 bici, cercando di continuo nuove sensazioni e prestazioni: un telaio migliore nello scatto, ad esempio, o un manubrio più largo per un maggior controllo, e poi ruote aerodinamiche.

Con la bici, a un certo punto, non volevo più solo andare al lavoro, ma fare qualche gara, le cosiddette *alleycat o, meglio ancora, le *criterium. Avevo bisogno di un mezzo performante.

Ora credo di essere arrivato alla bici che fa per me anche se, in realtà, non sono mai completamente soddisfatto e cerco sempre di affinarla.

Negli ultimi anni la bici a scatto fisso sta cominciando a fare tendenza. Parlaci un po’ del gruppo Ravenna Fixed Gear. Di cosa si tratta?

Il logo di Ravenna Fixed Gear

Ravenna Fixed Gear è nata vedendo ciò che c’era attorno.

Grazie alla bici a scatto fisso ho conosciuto tanti appassionati di ogni parte d’Italia. Ho notato che si creavano gruppi di persone, o crew, che s’incontravano per pedalare assieme e per fare piccole gare.

Ho pensato che anche a Ravenna sarebbe stato bello creare un luogo d’incontro, dapprima virtuale e poi reale. Un modo per scambiare idee o, che so, qualche pezzo di ricambio. E magari anche per organizzare qualche evento.

Con i ragazzi del surfing shop “Limbo Azul” di Ravenna, Alessio e Samuele, ci siamo capiti subito. In un attimo non ero più da solo. Nella primavera del 2012 è nata la pagina Facebook di Ravenna Fixed Gear. Da allora è cresciuta molto e spero che continui a farlo.

A quante competizioni in scatto fisso hai partecipato?

Alan in modalità competitiva

In questi anni ho partecipato a diversi eventi legati alla bici a scatto fisso, dalle più tradizionali alleycat, che vogliono emulare l’ipotetica giornata di lavoro di un bike messenger, fino alle criterium.

Per quanto riguarda le gare, ce ne sono alcune alle quali sono emotivamente legato. La prima è l’alleycat bolognese del 2010: mia prima volta a un evento in scatto fisso, da solo, “allo sbaraglio”.

E poi c’è la prima criterium del ciclo “Back in Black” modenese, sempre nel 2010: è in quell’occasione che ho capito come le gare di velocità possano dare una carica di adrenalina veramente notevole.

Quali imprese eroiche ti attendono?

La scelta di Alan: le gambe come unico carburante

In inverno si ferma un po’ tutto, il clima rende difficile allenarsi con la bici a scatto fisso.

Ci tengo a ricordare l’appuntamento del 26 aprile 2014, prima data del Campionato Romagnolo Criterium Scatto Fisso. L’evento sarà alle 20:30 a Fornace Zarattini, in provincia di Ravenna, in via Fratelli Lumière. È il frutto del lavoro di Ravenna Fixed Gear, di Low Romagna Fixed e di altri appassionati che hanno deciso di creare un format unico in Italia.

Si tratta di 4 gare su circuiti chiusi al traffico e messi in sicurezza grazie alla presenza di ambulanza e di medico, e alla copertura assicurativa Uisp. Ravenna sarà la prima tappa di questo Campionato, quindi non mancate!

Quanto a me, mi sto avvicinando sempre di più alle *long distance. Si sposa con la mia idea di bici come unico mezzo di trasporto.

Sai, non ho più la macchina da ormai tre anni e credo che sia stata una delle scelte migliori della mia vita.

Piccolo glossario per i non esperti di settore:

  • alleycat: è una corsa che simula il lavoro quotidiano del bike messenger. Prevede una partenza, un arrivo (non sempre conosciuto) e un tot checkpoints intermedi. Può essere compiuta su qualsiasi tipo di bici.
  • criterium: è una gara ciclistica su strada in cui si ripete più volte lo stesso percorso. Può svolgersi anche in notturna.