Fusignano è un piccolo Comune della Bassa Romagna che, da un po’ di tempo a questa parte, ha iniziato a interessarsi di ambiente come mezzo per migliorare la vita dei propri cittadini, ma anche come mezzo innovativo di sviluppo. Mirco Bagnari, il sindaco di questo piccolo paese, sta “osando” qualcosa di innovativo. E lo sta facendo grazie al progetto Fusignano Green.
Questa iniziativa nasce circa due anni fa. Grazie al supporto e al coordinamento di CNA e di ECIPAR, 12 imprenditori fusignanesi si sono incontrati per confrontarsi su crisi, pratiche ambientali, sostenibilità e tutela del territorio. Il tutto promuovendo una stretta collaborazione fra amministrazione comunale, imprenditoria e cittadinanza.
Gli imprenditori locali hanno progettato e realizzato una serie di azioni come, ad esempio, le attività di orientamento nella scuola o il sito di promozione territoriale e di interfaccia tra imprese e cittadini “Infuso.info”, concretizzando la responsabilità sociale d’impresa.
Da questa esperienza è nato Fusignano Green, un percorso declinato in più azioni studiate per Fusignano, ma replicabili in altri Comuni del territorio della Bassa Romagna. Parliamo ad esempio di attività green per diffondere tra i ragazzi la cultura del rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico. Ma anche della realizzazione di prodotti ottenuti da materiali riciclati, così come dell’adozione di alberi, di attività di pulizia ambientale, di uscite didattiche e visite alle aziende.
E ancora, il Green Office è uno sportello che informa i cittadini sui diversi interventi edilizi e impiantistici possibili. La Fusiglio Green Card, invece, è una brochure cartacea per la cittadinanza fusignanese che divulga gli interventi ambientali ed energetici effettuati dall’amministrazione comunale.
Insomma, Fusignano c’è. Ed è viva più che mai! E il sindaco Mirco Bagnari può confermarlo…
Gentile sindaco Bagnari, innanzitutto ci tengo a ringraziarLa per aver accettato questa intervista. È un piacere poterLa ospitare all’interno del mio blog. Mi dica, che cosa significa essere sindaco oggi?
Provo a ribaltare ottica e domanda: che cosa può fare un sindaco, oggi, per il proprio territorio?
Io credo che la risposta sia andare a scoprire le risorse, le energie e le idee che ci sono in un territorio, per quanto piccolo, e intrecciarle. Serve dare consapevolezza ai cittadini di quale tesoro ci sia in ogni comunità; questo tesoro va valorizzato insieme agli altri territori vicini. Bisogna davvero fare gioco di squadra, dentro e fuori i nostri piccoli centri.
Fusignano Green: due parole che, accostate, vogliono significare educazione ambientale e innovazione. Giusto?
Esatto. Le persone si mettono in gioco, immaginano e costruiscono il proprio futuro e quello della comunità in cui vivono.
Nel nostro caso si è trattato di un percorso nato quasi 8 anni fa grazie al supporto di CNA e di ECIPAR. Abbiamo cominciato a sperimentare tecniche di facilitazione e di animazione territoriale quando ancora nessuno ne parlava in Provincia.
L’entusiasmo degli imprenditori che hanno aderito a questa iniziativa di educazione ambientale ci ha fatto fare tanti passi in avanti.
Così nasce Fusignano Green, realizzato grazie alle idee, al lavoro concreto e all’impegno in prima persona di questi imprenditori. E anche delle associazioni di volontariato del nostro Comune, un altro tesoro preziosissimo.
Com’è stato accolto questo progetto dalla cittadinanza di Fusignano? E dall’imprenditoria locale?
Si è trattato di un processo portato avanti passo dopo passo, cercando di stimolare la curiosità dei cittadini e delle imprese.
Le iniziative pubbliche, in particolare la Notte Green, hanno dato il segno di qualcosa che stava crescendo e che si sta concretizzando. È diventato uno strumento utile di conoscenza, ma anche di animazione del nostro centro cittadino.
In tutto questo il ruolo del gruppo degli imprenditori è stato determinante, anche per incuriosire e sensibilizzare i propri colleghi e le altre aziende del territorio.
Oltre alle azioni già sviluppate, quali sono, invece, le iniziative di educazione ambientale che attendono ancora di concretizzarsi?
Tra le iniziative più importanti per la diffusione dell’educazione ambientale, sicuramente il Green Office. È l’azione più ambiziosa, ma anche, in prospettiva, più efficace.
Vista la riduzione continua di personale imposta ai Comuni dalle normative di oggi, la sinergia con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna è l’unica strada per realizzare un’iniziativa di questo tipo.
Su questa lunghezza d’onda, nell’ambito di una “due giorni green” coincidente con l’iniziativa M’illumino di meno lanciata dalla trasmissione di Radio2 “Caterpillar”, il 13 febbraio alle 20.30 presso l’auditorium Arcangelo Corelli, insieme a CNA, realizzeremo l’evento M’illumino di verde: testimonianze e proposte per un presente sostenibile.
Un’occasione per avvicinarsi alla qualificazione energetica in edilizia. Illustreremo ai cittadini iniziative e interventi realizzati da aziende artigiane del territorio su edifici abitativi e su immobili produttivi. Ciò per far capire costi e vantaggi di questo tipo di operazioni e per stimolare la consapevolezza che qualificare il proprio immobile voglia dire guadagnare in vivibilità e in risparmio. Anche questa, se vogliamo è educazione all’ambiente.
Ci parli dei Suoi collaboratori. In quanti stanno lavorando insieme a Lei nella realizzazione di questo ambizioso progetto? C’è qualcuno, in particolare, che vuole ringraziare?
Ringrazio gli imprenditori e le aziende che si sono fatti carico dell’ideazione e della realizzazione di questo progetto. Mi riferisco alle ditte Alfiere, Argelli, OCM Clima, OCM srl, Ferri & Randi, 3Pix Studio, GEF, Grafiche Morandi, NOVIMA, Calzaturificio La Fata e Celati Impianti.
Voglio ringraziare anche CNA ed Ecipar. E poi il nostro Istituto Comprensivo “Luigi Battaglia” per la sensibilità e la disponibilità degli insegnanti. Dico grazie anche ai membri della mia giunta, che si sono sempre resi disponibili e hanno collaborato con entusiasmo.
Grazie anche all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e allo studio Tavalazzi, che si è occupato di coordinare e organizzare la Notte Green, e che collabora per la prosecuzione del progetto.