Qualche tempo fa, googlando in cerca di nuove mete da visitare, sono venuta a conoscenza di un centro di educazione ambientale a Brindisi: Thalassia. Nata come società di attività e servizi per il parco brindisino, collabora con musicisti, attori, compagnie teatrali, maestri, guide naturalistiche, animatori, astrofili e tecnici ambientali. E lo fa per dar vita ad attività che spaziano dall’educazione ambientale alle attività escursionistiche, dal teatro all’ecoturismo.
La combo arte&ambiente m’intriga parecchio. Ecco perché ho intervistato Antonio Fiume, amministratore unico di Thalassia, fotografo naturalista ed esperto di gestione aziendale e conduzione d’impresa. Scopriamola più nel dettaglio, questa cooperativa!
Salve, Dott. Fiume, benvenuto su MyHumus. Mi dica, per quale ragione avete dato vita a Thalassia?
Ciao, Anna. Thalassia nasce nel 2001 insieme all’istituzione della Riserva di Torre Guaceto come società di attività e servizi per il parco brindisino.
Negli anni, il nostro centro di educazione ambientale a Brindisi è cresciuto. Con il tempo è riuscita a occuparsi di progetti connessi allo sviluppo sostenibile, all’educazione ambientale e alla cittadinanza attiva.
Nel 2007, Thalassia ha ottenuto la certificazione DNV per il sistema di gestione della qualità nella progettazione ed erogazione di servizi informativi, educativi e turistici relativamente alle tematiche ambientali.
Quante attività svolgete nel vostro centro di educazione ambientale a Brindisi?
Ci occupiamo di educazione ambientale, di teatro ambientale, di turismo sostenibile e di vendita al dettaglio di prodotti da agricoltura biologica.
Da quali figure professionali è composto il vostro team?
Ci sono attori, scrittori, tecnici e guide naturalistiche, ma anche addetti alla segreteria e alle vendite.
Per quanto concerne l’ecoturismo e l’educazione ambientale, cosa propone Thalassia?
Il nostro centro di educazione ambientale a Brindisi propone visite guidate nella Riserva di Torre Guaceto e nei parchi limitrofi. Organizza anche tour di più giorni. L’educazione ambientale si esercita sia grazie a progetti per le scuole di ogni ordine e grado, sia tramite eventi naturalistici. E poi ci sono gli spettacoli teatrali…
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In quali studi è coinvolto il vostro centro di educazione ambientale a Brindisi?
Abbiamo realizzato diverse mappe biocenotiche di tratti di costa del litorale pugliese e diversi studi dell’avifauna.
Un’ultima curiosità: cosa riserveranno i prossimi mesi?
Ora siamo impegnati al Teatro Comunale di Mesagne con la rassegna Rapimenti. Al termine di ogni spettacolo, ‘rapiamo’ letteralmente 16 persone del pubblico per far vivere loro un’esperienza di bellezza e resistenza. Serve a sperimentare un nuovo modo di essere e a non essere spettatori passivi.
Inoltre, porteremo il nostro progetto teatrale La Grande Foresta in Cile.