Un foodtruck fichissimo (questo è il termine giusto, credetemi) che porta il cibo di strada bio in Romagna: sogno o son desta? Non sogno affatto! Esiste, ed è il favoloso Citroen del 1977 di Federica Zammarchi! Attenzione: non sto parlando di un furgoncino qualunque. Mi riferisco a un food truck dalla bellezza incredibile, poche volte ho visto tanta cura nei dettagli e nell’allestimento.
Il merito è della spumeggiante Federica, una giovane imprenditrice di Cesena che ha deciso di mettersi in proprio con Green Pepper, proponendo la sua cucina itinerante.
Il suo Citroen non è solo un furgoncino bellissimo che sforna ottimo cibo di strada bio in Romagna. È un’isola felice fatta di colori, di profumi deliziosi e di tanti piccoli e preziosi dettagli. Tutte cose che, oggi, fanno la differenza in un’offerta gastronomica sempre più competitiva. Siete pronti a conoscere questa ragazza (e a innamorarvi del suo furgone)?
Ciao, Federica! Guarda, non so se te l’ho detto che il tuo Citroen è veramente, ma veramente super figo…
Ciao, Anna! Sì sì, confermo, me l’hai detto. Ahahah!
Ok, diamo inizio alla nostra chiacchierata partendo, come sempre, dall’inizio. Cos’è Green Pepper?
Green Pepper è un’idea che sta prendendo forma. È un progetto che non mira al famoso tutto e subito, si sta creando nel tempo. Diciamo che è il principio di un’idea più complessa.
Come nasce la tua voglia di proporre cibo di strada bio in Romagna?
Dopo tanti anni dietro a un bancone, ho smesso di essere una dipendente. Quello gastronomico è un settore che amo moltissimo, per cui ho deciso di aprire qualcosa di mio.
Sai, mi è sempre piaciuto viaggiare. Dopo alcune stagioni all’estero, ho importato un’idea che, in altri Paesi, è molto in voga. Tutto in un’ottica di promozione del mio territorio.
Con Green Pepper ho voluto creare qualcosa che rispettasse e promuovesse la semplicità del prodotto di zona.
Immagino che di Green Pepper s’innamorino tutti, o mi sbaglio?
Sì, il progetto sta piacendo molto e io sto lavorando a un percorso di fiducia a piccoli passi. Voglio proporre cibo di strada bio in Romagna, sempre ricercato e di alta qualità.
Quindi dicevi che i food truck sono molto in voga all’estero?
Sì, in Europa i furgoni per street food vanno moltissimo, a Barcellona ce ne sono tanti. In Italia è un’idea che sta prendendo piede, forse perché li si collega al concetto di junk food. Eppure non è sempre così.
Ma questo bellissimo furgoncino da dove salta fuori?
Il mio Citroen è stato assemblato in Spagna secondo i miei gusti. Di camioncini simili, in Italia, ce ne sono pochi e nell’allestimento dei furgoni per street food gli spagnoli sono superlativi. Hanno assemblato tutto in 6 mesi. Il mio Citroen è del ‘77 e viaggia benissimo, ovviamente con tutti i limiti dovuti all’età.
La scelta del furgoncino vecchio ha a che fare con il messaggio di semplicità e freschezza che voglio comunicare.
Il mio food truck ha una piccola cucina professionale in cui preparo tutto. Ovunque io vada cerco di creare un piccolo ambiente piacevole e accogliente, con allestimenti che cambiano in base alla location in cui mi trovo.
Qual è la tua proposta gastronomica?
Innanzitutto propongo sempre un prodotto fresco, selezionato e rigorosamente di stagione. Scelgo personalmente la frutta e la verdura, ne conosco la provenienza.
La mia proposta gastronomica prevede generalmente hamburger, chips fritte, tortillas, torte dolci, cheesecakes e, quando richiesti, carne e pesce selezionati. Il menù cambia in base al tipo di richiesta, ovviamente.
Se l’occasione lo prevede, preparo anche una linea di dolci e di bevande (cocktail di benvenuto, estratti, caffè americani, infusi, tè, ecc.).
Per gli eventi a domicilio, invece, propongo menù di diverso prezzo in cui la base comprende sempre un buffet che mette d’accordo vegetariani, vegani e onnivori.
In questa fase iniziale dove lavori?
Per adesso voglio preparare buon cibo di strada bio in Romagna, voglio spendermi sul mio territorio. Quando conoscerò meglio la base su cui muovermi, amplierò il mio raggio d’azione. Il calendario estivo sarà comunque molto fitto.
Sei sempre da sola all’interno del food truck?
No, a volte vengo affiancata da persone di fiducia che mi danno una mano. Fino a 40-50 persone, però, lavoro da sola.
Ti piace il tuo lavoro, eh?
Altroché se mi piace!
Lavoro sempre col sorriso e questa è già di per sé una grandissima conquista!
E poi adoro il contatto col pubblico, amo prendermi cura dei miei clienti e coccolarli come meritano. Credo che anche questo sia un aspetto fondamentale se si intende lavorare all’interno della ristorazione e dei catering.
Sono assolutamente d’accordo con te, l’amore verso il proprio cliente è alla base di un buon servizio e di un rapporto di fiducia reciproca. Brava! Ho un’ultima domanda, prima di salutarci: sei riuscita a ricevere qualche finanziamento per questa bella attività?
No, purtroppo per le attività itineranti non ci sono finanziamenti. Ahimè, ho fatto tutto di tasca mia!