Metti un normalissimo martedì pomeriggio di sole in cui infili in borsa la macchina fotografica, passi a prendere due amiche e raggiungi un nuovo centro di ecologia applicata in Romagna. Un posto incantevole in provincia di Forlì-Cesena, più precisamente a Paganico: la Fattoria dell’Autosufficienza.
Il progetto nasce da un’idea di Francesco Rosso, direttore generale di Macrolibrarsi, nonché strenuo sostenitore dei principi di decrescita felice.
La Fattoria dell’Autosufficienza è un centro di ecologia applicata in Romagna che promuove l’autosufficienza alimentare, l’ecoturismo e le pratiche di permacultura.
Una delle strutture del centro è un bellissimo agriturismo che, a breve, aprirà le porte agli ospiti offrendo loro prodotti realizzati in loco. Frutto di un accurato progetto di bioedilizia, è stato studiato per garantire il minimo impatto ambientale.
Il paesaggio che circonda la struttura sembra davvero una cartolina. Ci sono colline verdissime, spazi che sembrano infiniti e una moltitudine di rapaci che volteggiano in cerca di prede, instancabili. Tutto, lì attorno, è una festa di colori e di profumi.
Questo centro di ecologia applicata in Romagna ospita una bellissima yurta, la tradizionale abitazione mobile adottata da alcuni popoli nomadi dell’Asia. Costituita da uno scheletro in legno ricoperto da tappeti di feltro di lana, è una struttura dal forte impatto visivo. Nel caso della Fattoria, la yurta ospita wwoofers provenienti da tutto il mondo.
Continuando a gironzolare attorno all’agriturismo, si resta affascinati dagli orti sinergici e dalla serra in cui alcuni ragazzi stanno lavorando. E poi ci sono gli impianti di erbe aromatiche, i terreni adibiti alla sperimentazione di nuove metodologie biologiche e alle tecniche di permacultura.
È il momento di fare diverse domande a Francesco per saperne di più!
Francesco, perché dar vita a un centro di ecologia applicata in Romagna? Perché una fattoria dell’autosufficienza?
Autosufficienza significa libertà, vuol dire non dipendere da un sistema fragile e poco resiliente. Direi che queste poche parole siano sufficienti a esprimere la filosofia alla base di questo progetto.
Quando avete trovato questi 70 ettari di terreno?
Nel 2008. Questo terreno, prima gestito da un’azienda agricola e poi abbandonato, era stato messo in vendita. Quando l’ho visto per la prima volta, me ne sono subito innamorato. Il problema era uno solo…
Quale?
Non avevamo la minima idea di come gestirlo!
Beh, un ottimo inizio!
Già! Scherzi a parte, fin da subito ho capito che questo spazio sarebbe stato l’ideale per realizzare qualcosa di grande. Qualcosa che, allo stesso tempo, fosse anche capace di comunicare i principi cardine dell’autosufficienza.
Abbiamo preferito investire qui i nostri guadagni piuttosto che mettere tutto in banca. Un centro di ecologia applicata in Romagna: un’idea perfetta!
Credo sia stata un’ottima scelta. Ora spiegami meglio: cos’è successo dopo il colpo di fulmine?
Dopo il colpo di fulmine è iniziata questa avventura, così, senza nemmeno pensarci troppo su.
Non avevo idea di come avrei voluto utilizzare questi ettari, volevo solo realizzare qualcosa di utile anche agli altri.
È stato in quel periodo di grande riflessione che mi è capitato per le mani un libro di permacultura: all’improvviso, tutto mi è stato chiaro.
Come si può illustrare la permacultura in modo semplice?
La permacultura progetta insediamenti umani sostenibili nel tempo ed è una risposta resiliente al problema ambientale.
È sì un metodo di coltivazione, ma non tiene conto del solo aspetto agricolo. Include anche la casa, la mobilità e, giusto per capirci, tutto ciò che gravita attorno alle persone che vivono uno spazio.
Attraverso la permacultura si progettano interazioni con il territorio, ovviamente sostenibili.
Grazie ad alcune strategie, possiamo progettare insediamenti agricoli simili a ecosistemi naturali, capaci di mantenersi in modo autonomo. Ecco cosa vogliamo studiare nel nostro centro di ecologia applicata in Romagna.
Torniamo alla Fattoria dell’Autosufficienza. Qual è stata la prima cosa più difficile?
La prima cosa difficile è stata capire come coltivare. Considera che proveniamo dal mondo editoriale. Io sono nato in mezzo ai libri e, da ragazzino, mi dicevo di non voler mai fare il contadino.
Qual è il messaggio che volete comunicare grazie al vostro centro di ecologia applicata in Romagna?
Vogliamo trasmettere i valori connessi all’ecologia, al benessere del pianeta, alla cura naturale del corpo e al biologico. La fattoria è una messa in pratica di quanto abbiamo pubblicato sui nostri libri.
Quanti siete in fattoria?
Io mi occupo del coordinamento dell’azienda ed Émile segue la parte agricola attraverso la sperimentazione del metodo bio intensivo. Elisa, invece, si occupa della recettività nell’agriturismo.
Jerry è il nostro custode tuttofare, mentre Giulia segue l’impianto di erbe aromatiche. L’agriturismo offre cibo locale e prodotti cosmetici realizzati in azienda con le nostre materie prime.
Poi ci sono mia sorella Wahleeah, addetta al semenzaio, e mia madre, nel ruolo di cuoca del nostro centro di ecologia applicata in Romagna.
Insieme ai volontari che ci danno una mano, costituiamo un bel team di lavoro!
Sbirciando sul sito, ho letto che proponete anche diversi corsi. Possiamo trovarne anche sulla permacultura?
Offriamo molti corsi di permacultura.
Per un po’ di tempo abbiamo proposto quello intensivo di 72 ore, comprensivo di teoria e di pratica.
Quest’anno, in aggiunta, presentiamo un corso di 4 giorni tenuto dal grande Sepp Holzer. Sepp ha fatto della sua fattoria, ”Der Krameterhof”, il maggior esempio europeo di permacultura applicata in climi temperati.
Devi sapere che in Austria ha realizzato un’azienda agricola di 40 ettari fra i 1.000 e i 1.500 m di altitudine. Si trova in un luogo in cui faticherebbe a crescere anche un cespuglio! Ebbene, lui ha dato vita a una biodiversità incredibile grazie alla quale riesce a produrre di tutto.
Consiglio questo corso agli appassionati di permacultura, sarà davvero molto interessante.